Selena Palma

Oggi doveva essere una giornata di gioia: erano pronti gli articoli di questa settimana da montagne russe vissuta dalla S.A.Ne.S. per i suoi Trent’anni di attività.

Invece per rispetto il sito della S.A.Ne.S. ONLUS rimarrà in silenzio: oggi abbiamo perso un’amica, una collaboratrice, una volontaria preziosa, una persona che, nel momento in cui ci siamo trovati in difficoltà, non si è tirata indietro e ci ha aiutato con il cuore.

Oggi è venuta a mancare Selena Palma.

Ha combattuto cosciente di quello che stava affrontando con la grinta e la forza che la caratterizzavano.

La S.A.Ne.S. piange un’amica ed è vicina alla famiglia tutta.

Le esequie domani, venerdì 19 Settembre, a Colleferro alla chiesa di Santa Barbara alle ore 11.

Ciao Selena, grazie per ciò che hai fatto per noi: vogliamo ricordarti con questo scatto di febbraio mentre presentavi il nostro Premio Bontà. Ciao!

 

UN PENSIERO PER SELENA

“Compiangere un’amica che ci è stata tolta è probabilmente inadeguato. Il dolore è un sentimento molto privato che non si lenisce condividendolo. La gioia di averla conosciuta per quanto ci ha insegnato e donato con il suo modo di essere una persona speciale, quello sì, penso, sia giusto condividerlo con quanti l’hanno conosciuta e raccontarlo a chi non ha avuto questa fortuna. Non deve esserci rimpianto per la sua scomparsa, ma per quello che tutti noi abbiamo perso con lei e che, come lei stessa ha testimoniato, trasformarlo nel valore positivo della speranza. Selena non è un ricordo, ma una vivida presenza di amore nel nostro animo.”

Roma, 19 Settembre 2014

Nicola Petti

Presidente S.A.Ne.S. ONLUS

Roma, 23 Settembre 2014

La Famiglia di Selena, la mamma Barbara e le sorelle Lorella e Daniela, hanno acconsentito a condividere con tutti voi un pensiero che lei ha lasciato ai suoi amici, familiari e al suo compagno. Grazie per aver condiviso un po’ di Selena con tutti noi.

 

Il mio funerale

di Selena Palma

Dal momento che è vieppiu evidente che il tragico epilogo sarà questo ma soprattutto che potrebbe essere anche particolarmente prossimo, vorrei lasciare alcune indicazioni su come organizzare la mia dipartita o meglio il mio ultimo saluto a tutti. In genere si tratta di momenti commoventi e non voglio certo privarvi di piangere le ultime lacrime. Si sa che questa giornata farà prendere un po’ di respiro a tanta gente: a mia madre che finalmente non avrà più l’incubo quotidiano del mio male, al mio fidanzato che potrà piangere un po’ e continuare la sua vita, più sollevato, al resto della famiglia che avrà un pensiero in meno e alle amiche che dubito fortemente passeranno mai a fare visita alla mia tomba… d’altronde nemmeno io ci andrei… Non dico che queste persone siano insensibili, tutt’altro sono gli amori della mia vita ma conosco un po’ la vita ed hanno tutta la mia comprensione già da ora. So bene che peso sia il pensiero di una malattia che mangia lentamente chi ami, l’ho vissuto, e so bene che sollievo sia, pur nel dolore, la sua dipartita. Ma sempre sollievo è.

Però visto che posso ancora spararmi le ultime cartucce vorrei provare a chiedervi di seguire le mie indicazioni per organizzare una grande festa. Ieri ho parlato con un prete, proprio parlato non pregato anche se io ero pronta a sciorinare tutto un rosario. Lui mi ha raccontato di un’estrema unzione di un parrocchiano a cui poi nn è servita che però ha avuto un’esperienza di premorte. Morire è bellissimo, dice. È un’esperienza meravigliosa ma ci frega il passaggio del dolore. Ora, questa è una digressione, lo so, ma meglio scrivere tutto qui. Io ho paura, una paura immobile di soffrire. Ecco non lasciatemi soffrire fino all’ultimo fate che me ne vada dolcemente, affanculo la legge, fate che muoia bene, dolce, serena con tutti voi intorno. Voi le persone che amo mia mamma, il mio compagno, le mie sorelle meravigliose, le mie amiche care. Voi che avete fatto l’impossibile per guarirmi sfidando tutti e guardando in faccia il dolore. Fatemi morire bene. Non fatemi soffrire. Chiudete se c ‘è da chiudere. Staremo bene.

Vorrei che però mi ricordaste sempre e soprattutto che il mio funerale diventi una bella festa in mio nome. No al nero per carità vestitevi colorati si festeggia. Preparate tutto quello che avrei voluto mangiare io e non ho potuto. Chiamate chi ha scritto lettere per me e fategliele leggere, mettete in mostra i quadri, vendeteli, fatevi cantare le canzoni da chi me le voleva cantare, raccontate di me, leggete i miei racconti, le mie poesie, suonate tanto, raccogliete soldi per aiutare chi ne ha bisogno, indite un premio per l’artista eclettico e con i fondi create un’associazione per i diritti dei malati oncologici, per il tumore ovarico, aiutate chi ne ha veramente bisogno. Bevete al mio ricordo, divertitevi per avermi dato pace.

Io spero sia vero quello che dice padre Gerry. Lui mi dice che sarà bellissimo ma che se me l’avesse detto nella pancia della mamma sarebbe stato uguale. Poteva assicurarmi che c’erano fiori, gatti, sole, meraviglie… ma nessuno dei due l’aveva mai viste. Ci speriamo e ci fidiamo.